Assistendo
alla lezione del Prof. Douglas Cooper sulla rappresentazione sono
rimasta particolarmente affascinata dalla capacità di poter dare
importanza al contorno, al volume, o a qualsiasi altro valore,
semplicemente cambiando tratto e gesto nell'atto di riprodurre ciò
che abbiamo nella mente. Ho particolarmente apprezzato la facilità
con cui il Professor Cooper è stato in grado di spiegare questo
concetto, che apparentemente può sembrare facile e ovvio, ma nel
momento in cui siamo noi stessi a disegnare, ci risulta
particolarmente utile ed illuminante.
Tornando
al lavoro di Douglas Cooper, a prescindere dalla lezione, ho
apprezzato molto il cortometraggio “ Pinburgh Animation “ dove
vengono accostate opere di Cooper, modelli in carne ed ossa, ed
un'animazione ossia una pallina del pinball che dal dispositivo
all'interno del bar, esce e fa prendere vita alla città
semplicemente sbattendo sulle pareti degli edifici disegnati da
Cooper esattamente come se quella città, che in certi momenti mi
sembra una riproduzione di una città industriale, fosse parte stessa
del pinball.
Osservando
questo cortometraggio e vedendo le altre opere di Cooper mi vengono
in mente tanti esempi di “murali” che non sono sempre e
banalmente quelli che vediamo sui muri delle nostre città.
Come
spiegato anche nella lezione scorsa, parlando della definizione di
Paesaggio, l'opera di Ambrogio Lorenzetti "Allegoria ed effetti
del Buono e del Cattivo Governo “ nel Palazzo Pubblico di Siena,
realizzato tra il 1338 ed il 1339, mi ha fatto pensare all'inizio e
alla frontiere più recenti dell'arte dei murali.
Parliamo
di un affresco, che riproduce 4 situazioni che sono disposte lungo
tutto il registro superiore delle tre pareti della Sala del Consiglio
dei Nove. Parliamo di un'opera molto importante, con carattere
prevalentemente didascalico dove vengono confrontate le allegorie del
Buon e del Cattivo Governo nella stessa città, Siena. Si vede quindi
una città dove il popolo vive in armonia, in ordine, una città che
funziona; e poi si vede una città invece nella rovina. L'opera è
suddivisa sia per il Buon Governo che per il Cattivo Governo, sia in
città che in campagna.
Nella
storia abbiamo avuto anche altre rappresentazioni murarie di città e
di paesaggi.
Nel
Rinascimento, con la scoperta della prospettiva, si ha un profondo
cambio nella rappresentazione. Anche i quadri cominciano a basarsi su
di essa. Mi viene in mente l'opera “ Consegna delle chiavi “ di
Perugino (1481-1482) nella Cappella Sistina.
Nell'opera
vediamo uno sfondo prospettico, con le montagne in lontananza più
chiare di quelle vicine alla scena, se oggi ci può sembrare normale,
all'epoca era un'innovazione profonda. E' particolarmente importante
questo apparato scenografico in grado inoltre di amplificare la scena
principale che è inquadrata dalle linee prospettiche del pavimento
di una piazza circondata e decorata da edifici monumentali.
Un
altro esempio è la “ La Scuola di Atene “ di Raffaello
realizzato tra il 1509 e il 1511 nella Stanza della Signatura, una
delle Stanze Vaticane. Anche qui vediamo uno sfondo, che in questo
caso non rappresenta una città ma rappresenta la fabbrica di San
Pietro.
Viaggiando
nel tempo e avvicinandoci all'epoca moderna mi viene da pensare al
Vedutismo, un genere pittorico nato nel 700 che si sviluppa
prevalentemente a Venezia e che vede, come suo maggior esponente,
Canaletto. E' importante citare questo movimento perché aveva come
principale obiettivo quello di rappresentare fedelmente la città
grazie anche all'uso delle conoscenze matematiche nel campo della
prospettiva e dell'architettura ma sopratutto grazie all'aiuto di
mezzi meccanici come la camera ottica, che permetteva di creare
rappresentazione realistiche come venivano chieste nell'Illuminismo.
Canaletto, Il ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell'Ascensione, 1734 |
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V. Van Gogh, La notte stellata (1889) |
Ma
tornando ai murali, esiste una vera e propria corrente: il Muralismo:
ossia quel movimento pittorico nato in Messico nel 1910.
Il
movimento muralista produce opere monumentali destinate al popolo,
dove vengono dipinte lotte sociali, aspetti della storia messicana e
sentimenti nazionalisti. La pittura murale si sviluppò e si
perfezionò anche nell'edilizia pubblica e nell'architettura
governativa.
La
pittura murale può essere realizzata con varie tecniche, come
l'affresco, realizzato dipingendo con pigmenti stemperati in acqua
su intonaco fresco. I soggetti dei murali possono essere spesso
raffigurazioni allegoriche ispirate a motivi e ideali politici. Sono
nati quindi da movimenti di protesta, come libere espressioni
creative della popolazione contro il potere, hanno assunto sempre più
nel tempo valore estetico, pur, nei migliori casi, conservando anche
valore sociale.
Un
grande artista, esponente di questa tendenza è sicuramente Banksy,
artista inglese, oggi esponente della street art. Le sue opere sono
caratterizzate da una connotazione fortemente satirica riguardante
politica, cultura ed etica. Queste vengono rappresentate nello spazio
urbano, sono opere che denunciano le contraddizioni della nostra
società, l'omologazione, la manipolazione mediatica, la guerra, lo
sfruttamento, in una maniera però che risulta piacevole e brillante.
Banksy quindi opera come se rappresentasse un manifesto pubblicitario
in grado di ottenere quindi un grande riscontro mediatico.
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Banksy, Graffiti is a crime, New York |
Tornando
alla lezione del Professor Cooper, sicuramente la cosa che più mi è
rimasta impressa è l'importanza dei dettagli e del tratto che noi
vogliamo utilizzare, poichè basta veramente poco per trasformare un
disegno in due dimensioni contornato in un disegno volumetrico, che
ci da la sensazione di toccare con le nostre mani il nostro disegno.
Sitografia
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http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Didattica/Cad/2017/LEZ/4/index.htm
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http://www.settemuse.it/arte/corrente_vedutismo_veneziano.htm
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https://it.wikipedia.org/wiki/Muralismo
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http://rabanomurales.blogspot.it/2009/07/origine-dei.html
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https://it.wikipedia.org/wiki/Banksy