lunedì 20 marzo 2017

La città come opera d'arte

Assistendo alla lezione del Prof. Douglas Cooper sulla rappresentazione sono rimasta particolarmente affascinata dalla capacità di poter dare importanza al contorno, al volume, o a qualsiasi altro valore, semplicemente cambiando tratto e gesto nell'atto di riprodurre ciò che abbiamo nella mente. Ho particolarmente apprezzato la facilità con cui il Professor Cooper è stato in grado di spiegare questo concetto, che apparentemente può sembrare facile e ovvio, ma nel momento in cui siamo noi stessi a disegnare, ci risulta particolarmente utile ed illuminante.
Tornando al lavoro di Douglas Cooper, a prescindere dalla lezione, ho apprezzato molto il cortometraggio “ Pinburgh Animation “ dove vengono accostate opere di Cooper, modelli in carne ed ossa, ed un'animazione ossia una pallina del pinball che dal dispositivo all'interno del bar, esce e fa prendere vita alla città semplicemente sbattendo sulle pareti degli edifici disegnati da Cooper esattamente come se quella città, che in certi momenti mi sembra una riproduzione di una città industriale, fosse parte stessa del pinball.
Osservando questo cortometraggio e vedendo le altre opere di Cooper mi vengono in mente tanti esempi di “murali” che non sono sempre e banalmente quelli che vediamo sui muri delle nostre città.
Come spiegato anche nella lezione scorsa, parlando della definizione di Paesaggio, l'opera di Ambrogio Lorenzetti "Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo “ nel Palazzo Pubblico di Siena, realizzato tra il 1338 ed il 1339, mi ha fatto pensare all'inizio e alla frontiere più recenti dell'arte dei murali. 
Parliamo di un affresco, che riproduce 4 situazioni che sono disposte lungo tutto il registro superiore delle tre pareti della Sala del Consiglio dei Nove. Parliamo di un'opera molto importante, con carattere prevalentemente didascalico dove vengono confrontate le allegorie del Buon e del Cattivo Governo nella stessa città, Siena. Si vede quindi una città dove il popolo vive in armonia, in ordine, una città che funziona; e poi si vede una città invece nella rovina. L'opera è suddivisa sia per il Buon Governo che per il Cattivo Governo, sia in città che in campagna.
Nella storia abbiamo avuto anche altre rappresentazioni murarie di città e di paesaggi.
Nel Rinascimento, con la scoperta della prospettiva, si ha un profondo cambio nella rappresentazione. Anche i quadri cominciano a basarsi su di essa. Mi viene in mente l'opera “ Consegna delle chiavi “ di Perugino (1481-1482) nella Cappella Sistina. 
 
 Nell'opera vediamo uno sfondo prospettico, con le montagne in lontananza più chiare di quelle vicine alla scena, se oggi ci può sembrare normale, all'epoca era un'innovazione profonda. E' particolarmente importante questo apparato scenografico in grado inoltre di amplificare la scena principale che è inquadrata dalle linee prospettiche del pavimento di una piazza circondata e decorata da edifici monumentali.
 Un altro esempio è la “ La Scuola di Atene “ di Raffaello realizzato tra il 1509 e il 1511 nella Stanza della Signatura, una delle Stanze Vaticane. Anche qui vediamo uno sfondo, che in questo caso non rappresenta una città ma rappresenta la fabbrica di San Pietro.
Viaggiando nel tempo e avvicinandoci all'epoca moderna mi viene da pensare al Vedutismo, un genere pittorico nato nel 700 che si sviluppa prevalentemente a Venezia e che vede, come suo maggior esponente, Canaletto. E' importante citare questo movimento perché aveva come principale obiettivo quello di rappresentare fedelmente la città grazie anche all'uso delle conoscenze matematiche nel campo della prospettiva e dell'architettura ma sopratutto grazie all'aiuto di mezzi meccanici come la camera ottica, che permetteva di creare rappresentazione realistiche come venivano chieste nell'Illuminismo. 
Canaletto, Il ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell'Ascensione, 1734
La crisi del Vedutismo, iniziò quando nacque la fotografia, un evento che “uccise” il vedutismo ed il realismo, tutto ciò portò infatti, come ben sappiamo, allo sviluppo di un genere completamente diverso dell'arte che iniziò che l'Impressionismo che usava la macchina fotografica come strumento per creare una teoria del colore, che suggeriva l'accostamento al posto della mescolatura, cosa che innovò completamente il mondo dell'arte. Si passa dal realismo e l'oggettività a qualcosa di più personale ancor più accentuato ne l'Espressionismo, che si contrappone all'Impressionismo, caratterizzato da un forte soggettivismo dalla volontà di rappresentazione dell'interiorità creativa dell'autore, attraverso immagini, colori, suoni drammaticamente esasperati e violenti.


Claude Monet, Impressione. Levar del sole (1872)

V. Van Gogh, La notte stellata (1889)

Ma tornando ai murali, esiste una vera e propria corrente: il Muralismo: ossia quel movimento pittorico nato in Messico nel 1910.
Il movimento muralista produce opere monumentali destinate al popolo, dove vengono dipinte lotte sociali, aspetti della storia messicana e sentimenti nazionalisti. La pittura murale si sviluppò e si perfezionò anche nell'edilizia pubblica e nell'architettura governativa.
La pittura murale può essere realizzata con varie tecniche, come l'affresco, realizzato dipingendo con pigmenti stemperati in acqua  su intonaco fresco. I soggetti dei murali possono essere spesso raffigurazioni allegoriche ispirate a motivi e ideali politici. Sono nati quindi da movimenti di protesta, come libere espressioni creative della popolazione contro il potere, hanno assunto sempre più nel tempo valore estetico, pur, nei migliori casi, conservando anche valore sociale.
Un grande artista, esponente di questa tendenza è sicuramente Banksy, artista inglese, oggi esponente della street art. Le sue opere sono caratterizzate da una connotazione fortemente satirica riguardante politica, cultura ed etica. Queste vengono rappresentate nello spazio urbano, sono opere che denunciano le contraddizioni della nostra società, l'omologazione, la manipolazione mediatica, la guerra, lo sfruttamento, in una maniera però che risulta piacevole e brillante. Banksy quindi opera come se rappresentasse un manifesto pubblicitario in grado di ottenere quindi un grande riscontro mediatico. 

Banksy, What we do in life echoes in Eternity, New York


Banksy, Graffiti is a crime, New York



Tornando alla lezione del Professor Cooper, sicuramente la cosa che più mi è rimasta impressa è l'importanza dei dettagli e del tratto che noi vogliamo utilizzare, poichè basta veramente poco per trasformare un disegno in due dimensioni contornato in un disegno volumetrico, che ci da la sensazione di toccare con le nostre mani il nostro disegno.
























Sitografia
- http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Didattica/Cad/2017/LEZ/4/index.htm
- http://www.settemuse.it/arte/corrente_vedutismo_veneziano.htm
- https://it.wikipedia.org/wiki/Muralismo
- http://rabanomurales.blogspot.it/2009/07/origine-dei.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Banksy

Nessun commento:

Posta un commento